Il multiproprietario insoddisfatto…

Identikit del multiproprietario insoddisfatto

Nel mondo della multiproprietà ci sono due tipi di multiproprietario: quello soddisfatto e quello insoddisfatto.

Quello soddisfatto è talmente contento che è molto probabile abbia più di una multiproprietà e sia esperto del sistema di scambio della multiproprietà per cui riesce a trarre vantaggio dal proprio acquisto, perché conosce bene la località, la stagionalità e soprattutto sa utilizzare le sue multiproprietà, per cui o riesce a godersela in prima persona oppure la utilizza per andare in altri luoghi attraverso lo scambio dei periodi.

Nella mia esperienza ho anche incontrato multiproprietari che, pur avendo un immobile di proprietà nella località, hanno acquistato delle settimane in multiproprietà nella stessa località per alloggiare i figli, nel frattempo cresciuti e con famiglia a loro volta, dato che i prezzi degli immobili sono divenuti molto alti. Famiglie di 4 persone che nel frattempo sono diventate magari 10 persone, per cui tutti nella stessa casa non c’entrano, oppure è scomodo.

E il multiproprietario insoddisfatto?

Una delle principali cause dell’insoddisfazione del multiproprietario è l’acquisto di un periodo errato o di bassa stagione. Il multiproprietario insoddisfatto si ritrova tra le mani un diritto di godimento quando la località è praticamente deserta perché fuori stagione turistica, vuoi per una semplice questione di date o addirittura di condizioni meteo avverse.
Il caso estremo si ha quando anche i residenti sono pochi ed i servizi vari sono diminuiti o del tutto assenti: esercizi commerciali aperti solo in numero essenziale, la maggior parte dei servizi di ristoro sono chiusi e, soprattutto, anche le attività ricreative o le attrazioni turistiche sono ferme. Pensiamo a una località invernale senza impianti aperti, oppure ad una settimana al mare a fine stagione quando il bel tempo non è garantito.

Chi è responsabile del periodo errato?
La responsabilità principale solitamente è del costruttore che ha ben pensato di creare un calendario lungo per vendere più periodi possibili.
Più periodi vendibili, vuol dire un maggiore guadagno, considerando il fatto che comunque vada il prezzo al metro quadrato di una multiproprietà è di gran lunga superiore rispetto ad un immobile (sempre che si siano immobili sul mercato, in quella località).
A seguire il secondo responsabilità è l’addetto alle vendite, che percependo una commissione, ha tutto l’interesse a far firmare un contratto più corposo possibile, delle volte con tecniche persuasive di marketing e non sempre trasparenti.
Solitamente l’abile venditore riesce a vendere un buon periodo assieme ad uno meno appetibile che viene presentato magari con un forte sconto di listino.
E poi, anche se non è facile sentirselo dire, c’è la responsabilità dell’acquirente.
Ebbene si, anche l’acquirente può incorrere in un incauto acquisto, o trasportato dall’emotività della soluzione economica della multiproprietà.

Attenzione, però: esistono delle località in cui è possibile andare tutto l’anno, per cui anche nel periodo di bassa stagione si può fare una vacanza soddisfacente, specialmente se la struttura offre tutta una serie di attività al proprio interno e si decide di trascorrere il periodo di vacanza all’interno della stessa.

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